Perché una nuova rivista

“Progetto Montecristo” è una rivista che intende stimolare la nascita di una nuova cultura che porti la nostra società ad uscire dalle secche degli ideologismi del ‘900 e dai condizionamenti del pensiero politicamente corretto. Una cultura che guardi realmente alle nostre libertà e non le confonda con le manipolazioni del sistema mediatico. La nostra Società ha bisogno di una cultura che la porti nuovamente a creare ricchezza morale e materiale attraverso una nuova progettualità ed una cultura realmente coesiva nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società. Ci viene in aiuto la cultura tradizionale, alla quale liberamente ci ispiriamo, per tornare ad inventare, a produrre ed affrontare le sfide del futuro. La rivista intende differenziarsi dalle riviste che coprono le tematiche generali attraverso una visione che coniughi l’analisi attenta della situazione ad una visione organica ed interdisciplinare della Società. La qualità dei contenuti è garantita, non solo dal profilo dei collaboratori, ma anche da una visione che fonda i valori tradizionali e le sfide del tempo presente portando a rifuggire dalle neolingue e dai condizionamenti lobbistici non palesi.

Come viene distribuita

Progetto Montecristo è una rivista “Free-press” composta da 3.000 copie cartacee e distribuita attraverso le principali Librerie, Camere di Commercio e Industria, Golf Club, Professionisti, Tribunali, Associazioni Culturali, Associazioni di Categoria, Biblioteche, Conciergerie, Catene Alberghiere, Poli Universitari, ecc. Verranno pubblicati quattro fascicoli ogni anno. Oltre al formato cartaceo, la Rivista è presentata anche in formato sfogliabile, accompagnata dal sito https://progettomontecristo.editorialedelfino.it ad accesso libero. La comunicazione periodica con i lettori è assicurata da diverse newsletter periodiche. Il prodotto editoriale è interamente realizzato in Italia in tutte le sue fasi di produzione. Infatti, la casa editrice è da sempre sostenitrice del Made in Italy

Perché il titolo Progetto Montecristo

Il titolo della nuova rivista evoca il sentimento che riteniamo diffuso nella società italiana di tornare a correre, vivere e prosperare. La rivincita dei valori che auspichiamo vuole dare voce ad istanze molto ben presenti nella nostra comunità, ma che vengono ostacolate dai poteri palesi e meno palesi che incarnano una visione dirigista ed antidemocratica dell’Italia.

Chi è l’Editore

Editoriale Delfino, Casa editrice milanese fondata nel 1947, pubblica libri e anche le seguenti riviste: Automation Technology, Il Cartolibraio, Elettrificazione, Power Technology

Chi è il Direttore Scientifico

Francesco Cosimato, Ufficiale dell’Esercito in congedo, un passato quarantennale di servizio con vasta esperienza in campo nazionale ed internazionale. La cultura organizzativa militare appresa quale Ufficiale di Stato Maggiore, lo porta a cercare di applicare metodi concreti alla soluzione dei problemi d’azione.

Chi è il Direttore responsabile

Onelio Onofrio Francioso Laurea in Giurisprudenza e sociologia. Scrittore con una lunga serie di pubblicazioni, citiamo “Diritto e mutamenti sociali” 2020, a marchio l’Onda di Editoriale Delfino, composto da un ricco e lungo elenco di pubblicazioni. Giornalista di lungo corso, è stato Direttore di Radio Studio e Radio Milano ed ha collaborato con Il Mondo, Milano Finanza, L’Impresa, Italia Oggi, Capital, Marie Claire. Direttore del settimanale “Qui Città” e della rivista bimestrale “Finanzieri e Cittadini”

Chi è il Vice direttore

Nicoletta Chiara Pol Milanese, bocconiana, specializzata in strategie, da tempo si occupa di comunicazione e relazioni pubbliche. Dopo una lunga esperienza in varie aziende nazionali e multinazionali, è ora portavoce e responsabile della comunicazione di alcune associazioni, nonché del Centro Studi Sinergie.

Chi è il Capo Redattore

Vincenzo Ciaraffa Giornalista iscritto all’ordine con una lunga carriera che lo ha portato a collaborare con molte testate in tutta Italia. Accomuna in maniera singolare le caratteristiche della penna critica all’esperienza militare che lo lega al Direttore Scientifico, anima un blog molto attivo www.ilrullo.net, è autore di libri di carattere storico culturale come “L’armata emotiva” e “I cecoslovacchi sull’Olona”.

Chi è la Segretaria di Redazione

Felicja Schweizer Imprenditrice di lungo corso, molto impegnata nel sociale e con una lunga militanza rotariana, trasfonde il suo demone per la grafica in un’azione di particolare pregio nell’ambito della formazione dei numeri della Rivista.

Da chi è composto il Comitato di Redazione

Carla Vetere, ordinario di Lettere Classiche in vari licei lombardi, svolge un’intensa opera di recupero della cultura classica;
Giuseppina d’Alessandro, Consulente aziendale in materie finanziarie, giuridiche, ristrutturazioni economico aziendali, sviluppo e pianificazione relazioni internazionali;
Massimo Introzzi, Managing partner di varie società di consulenza, imprenditore in Information and Communication Technology, Media Market and Mechanical Manifacturing. Specializzato nella consulenza per la ristrutturazione aziendale e del debito;
Maurizio Carlo Iacono, Generale in congedo dell’Esercito Italiano, con una vasta esperienza internazionale, ha disimpegnato molteplici incarichi distinguendosi nella pianificazione operative e finanziaria in ambito NATO.

In questo primo numero la rivista apre con l’articolo sulla Cultura della Sicurezza, concetto spesso ignoto ai Soloni dei diritti ideologici, ma oppressori delle libertà fondamentali.

• Seguono gli approfondimenti dal titolo:
• Società autolitica di Onelio Francioso
• La formazione in Italia di Carla Vetere
• Il concetto di interesse nazionale di Francesco Cosimato
• Visione e pianificazione di Edmondo Nubi
• Chi governerà il mondo? di Maurizio Jacono
• Criptovalute: nuovo confine tra denaro e stato di Massimo Introzzi
• Cultura della Sicurezza di Nicoletta Pol
• Dal primo numero della Rivista l’Editoriale di Francesco Cosimato

Questa rivista è un tentativo di affrontare le sfide che abbiamo davanti ai giorni nostri per dare alla gente una vera libertà di espressione ed una reale capacità di raggiungere un buon tenore di vita. I recinti ideologici e le limitazioni poste dal pensiero politicamente corretto stanno grandemente riducendo la capacità del popolo di pianificare e condurre la propria vita, ogni giorno siamo minacciati in molti modi da tentativi di controllo d’ogni tipo. Ci avevano detto che i social media ci avrebbero garantito una completa libertà di parola, ma ora noi siamo consci del fatto che i signori di questi media possono toglierci questa libertà. Ci hanno promesso molte cose, per esempio che la liberazione sessuale ci avrebbe reso felicità e benessere, ma noi ora sappiamo che il semplice desiderio di farsi una famiglia è una scelta difficile perché questo semplice desiderio, normale e naturale, è duramente contestato dalla cultura radical progressista occidentale.

Non ci resta che dire: “Buona lettura!  Vai alla rivista